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07Nov
 

Le ricchezze del Museo del Territorio di Monsummano Terme

Un luogo particolare ed unico per la sua locazione, nella piazza principale di Monsummano come piazza Martini, e per la sua storia. Da Osteria utilizzata nel Seicento per ospitare i pellegrini che andavano a visitare il Santuario della Fontenuova a museo per tramandare le tradizioni e le peculiarità di quella terra che abbraccia Leonardo da Vinci e Pinocchio.

Si può trovare questo all’interno del “Museo della Città e del Territorio”, uno dei più recenti per realizzazione visto che la prima apertura risale al 1998. Da Osteria a specchio del territorio, a “libro aperto” per conoscere tutti quelli che sono stati gli insediamenti della Valdinievole fino ad essere un luogo ideale per promuovere ricerche e studi.

Dal Padule di Fucecchio ai reperti fossili passando per alcune opere d’arte dei tesori del Santuario della Fontenuova arrivando al percorso che ha portato allo sviluppo industriale della Valdinievole e cosa ha voluto dire per questa terra il fenomeno dell’immigrazione. Questi sono soltanto alcuni delle tematiche che si trovano all’interno del Museo.

Il Museo della Città del Territorio, assieme al Museo di Casa Giusti ed il MAC,N rientrano fra le aperture ordinarie organizzate dal Comune di Monsummano che rientrano nel programma dell’Open Week della Valdinievole e rimarranno fruibili tutti i giorni dell’iniziativa. Per il programma completo, ecco dove consultarlo.

07Nov
 

Pedalando nella terra di Leonardo e Pinocchio

Paesaggi unici, a stretto contatto con la natura e con varietà di animali che raramente si trovano in altri posti d’Italia. Basta una bicicletta, più o meno professionale, un po’ di allenamento (ma non serve essere professionisti) per immergersi negli itinerari studiati appositamente per l’Open Week della Valdinievole in programma il 26, 27 e 28 marzo più 2 e 3 aprile.

Si tratta di percorsi cicloturistici con partenza ed arrivo a Montecatini Terme e che toccano rispettivamente il Porto delle Morette ed il Casin del Lillo.

Con la prima destinazione, così denominata perché in quella zona un tempo era diffusa la cosiddetta anatra “Moretta”, si raggiunge una delle opere di più importanti dal punto di vista ingegneristico del Padule di Fucecchio realizzato nel 1700.

La seconda destinazione, invece, a Casin del Lillo ad Anchione, luogo davvero caratteristico perché si tratta di una antica postazione di caccia ed il porto dal quale i cacciatori stessi partivano con i famosi “barchini” per andare alle “botti”, mimetiche postazioni di tiro a filo d’acqua.

Entrambi i percorsi sono stati visionati e tracciati su mappa Garmin, come si può vedere all’interno della sezione itinerari.

Per la realizzazione dei percorsi, si ringrazia FIAB Amici della Bicicletta della Valdinievole.

25Feb
 

Perché visitare il Padule di Fucecchio

L’area umida interna più vasta d’Italia è un spettacolo per varietà di flora e di fauna.

Una risorsa unica, un vanto per la Toscana. Stiamo parlando del Padule di Fucecchio, vasta distesa umida compresa tra le province di Pistoia e Firenze. Un’area che è un gioiello di biodiversità, fonte di un’offerta culturale e didattica senza eguali: dai corsi per la conoscenza delle erbe alimentari alle gite sul barchino, dalle lezioni a diretto contatto con la natura al birdwatching.

Un luogo senza tempo, di antichissima tradizione, dove quasi 12.000 uccelli (dall’ultimo censimento) convivono con altre specie terrestri e acquatiche. Un patrimonio naturalistico da preservare e da amare, meta ogni anno di turisti provenienti da tutto il mondo e di centinaia di scolaresche e studiosi, desiderosi di riconnettersi con il lato più genuino di Madre Natura.

Per conoscere il Padule le occasioni sono molte e verranno perfettamente condensate all’interno della Open Week della Valdinievole: vi invitiamo a consultare il programma per conoscere nel dettaglio i giorni e gli orari di apertura di tutti i punti di accesso.

Sarà infatti visitabile a tutti l’area delle Morette per osservare gli uccelli che popolano il Padule attraverso l’uso di cannocchiali sabato 26, domenica 27 marzo e lunedì 28 marzo, giorno di Pasquetta e tradizionalmente scelto dai turisti e non solo per una gita in Padule, oltre a sabato 2 e domenica 3 aprile sia al mattino che al pomeriggio. Per tutte queste visite non è richiesta la prenotazione, ma comunque è consigliabile chiamare lo 0573/84540 oppure una e-mail a fucecchio@zoneumidetoscane.it per indicazioni su percorso e attrezzature di accesso.

Ma il Padule potrà essere esplorato anche dal Centro Visite di Castelmartini e dal “Centro di Documentazione dell’Eccidio del Padule di Fucecchio” oltre che dalla “Dogana del Capannone”.

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13Ott
 

La Riserva naturale del Padule di Fucecchio: flora antica e fauna sorprendente

Dopo l’edizione 2015 della BTS (Borsa del Turismo Sportivo), che si è tenuta a Montecatini Terme il 2 Ottobre scorso, alcuni operatori hanno avuto modo di visitare le eccellenze del nostro territorio, da Leonardo a Pinocchio.

Questo è un bellissimo articolo uscito su Turismo Italia News sul Padule di Fucecchio:

http://www.turismoitalianews.it/da-scoprire/viaggi-personaggi/la-riserva-naturale-del-padule-di-fucecchio-flora-antica-e-fauna-sorprendente-in-un-fazzoletto-di-toscana

Rappresenta la più grande palude interna italiana e oltre alle ricchezze dei paesaggi e della natura, conserva il fascino delle vicende storiche legate alle grandi famiglie dei Medici e dei Lorena. E’ il Padule di Fucecchio, in Toscana: 1800 ettari di territorio, di cui circa 200 ettari sono Riserva Naturale, strategica nelle rotte migratorie di centinaia di specie di uccelli fra la costa tirrenica e l’interno. Siamo andati a vedere.

 

(TurismoItaliaNews) Seppur ampiamente ridotto rispetto all’antico lago-padule che un tempo occupava gran parte della Valdinievole meridionale, il Padule di Fucecchio è una straordinaria oasi nella pianura toscana fra le province di Pistoia e Firenze. Lungamente contesa dagli abitanti delle comunità rivierasche, sempre in bilico fra la bonifica per rendere i terreni coltivabili e l’allagamento per sfruttarne le risorse ambientali, ha rischiato più volte di scomparire. Ma oggi è un autentico baluardo della Natura: qui si possono osservare nel corso dell’anno ben 200 specie di uccelli, fra cui almeno 70 nidificanti. Gli aironi nel periodo riproduttivo formano la garzaia (cioè una colonia di nidificazione) più importante dell’Italia centro-meridionale e fra i mammiferi è presente il topolino delle risaie, il più piccolo roditore europeo, che qui trova il limite meridionale del proprio areale.

La fauna ittica, sia pure impoverita rispetto al passato, annovera ancora le specie più tipiche di questi ambienti, come il luccio, la tinca e l’anguilla, oltre ad un ben più elevato numero di pesci introdotti. Tra gli anfibi ed i rettili le specie più caratteristiche sono rispettivamente la rana verde e la biscia dal collare.

La Riserva Naturale del Padule di Fucecchio (istituita dall’amministrazione provinciale di Pistoia nel 1996) è suddivisa nelle due aree de “Le Morette” e “La Monaca – Righetti”, mentre la restante parte del bacino palustre è classificata come Area Contigua. Un’escursione lungo i suoi sentieri, ma ancor più l’osservazione delle specie che l’hanno eletta come propria roccaforte, si rivela un’esperienza affascinante. Dotata di strutture per la visita che comprendono anche tre osservatori faunistici, l’area è fruibile secondo diverse modalità: alcuni percorsi sono ad accesso libero, mentre nelle aree di rispetto, segnalate da appositi cartelli, è consentito l’ingresso solo con la guida di personale autorizzato. E se primavera ed estate sono le stagioni privilegiate, i mesi autunnali offrono piacevoli passeggiate nel Padule di Fucecchio e negli ambienti collinari vicini, dal Montalbano alle Castella della Valleriana, meglio ancora se si ha la possibilità di camminare in compagnia di guide esperte che aiutano a scoprire le ricchezze del paesaggio, delle tradizioni locali, della flora e della fauna.

Punto di riferimento è il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio che dal 2005 si adopera per un monitoraggio continuo dei nidi di cicogna bianca di Fucecchio, Monsummano Terme e Cascina, collaborando con altri Enti per garantire la buona riuscita della nidificazione. Il Centro è una associazione onlus composta da rappresentanti di enti pubblici e di associazioni che ha lo scopo di promuovere la conservazione e la valorizzazione delle qualità storiche, ambientali e naturalistiche del Padule di Fucecchio e delle aree umide vicine; partecipa alla gestione della Riserva Naturale, gestisce un laboratorio di educazione ambientale ed organizza visite guidate per gruppi e classi scolastiche.

Nel passato erano guardate con diffidenza e viste soltanto come focolai di malattie, ma in effetti le paludi sono lo scenario ideale per apprezzare uno dei più straordinario fenomeni del mondo animale: la migrazione degli uccelli. “Da sempre infatti in questi luoghi l’alternarsi delle stagioni è segnato dal volo di stormi di uccelli migratori e dai loro richiami – ci spiega Enrico Zarri del Centro – una delle più importanti funzioni delle aree umide del bacino mediterraneo scampate alla bonifica è appunto quella di costituire dei fondamentali luoghi di sosta durante la migrazione e di svernamento per molte specie di uccelli acquatici, il cui areale riproduttivo gravita nella parte centro – settentrionale del continente euroasiatico. Gli interventi di gestione della Riserva Naturale sono stati pertanto prioritariamente impostati con il duplice obiettivo di creare habitat favorevoli a quasi tutte le specie d’acqua dolce che transitano lungo la penisola italiana, e di renderne possibile l’osservazione da porte dei visitatori, senza arrecare disturbo”

05Ago
 

Padule di Fucecchio, un tesoro da scoprire

E’ tornata a volare la cicogna bianca in cura al Centro RDP del Padule di Fucecchio. Lo ha fatto ad inizio agosto in maniera leggiadra e disinvolta per riacquistare il suo posto nell’ecosistema.

Un avvenimento sicuramente particolare ma che ci fa capire quelle che possono essere le potenzialità ed il lavoro di tutela e salvaguardia, di flora e fauna, all’interno del Padule di Fucecchio, la più grande area paludosa interna d’Italia.

Un modo decisamente diverso di ammirare la natura per il visitatore che si trova così a stretto contatto con animali e piante grazie ai vari percorsi ed itinerari dislocati nei 200 ettari di riserva nel territorio pistoiese. Ed è qui che il visitatore rimane affascinato da tutto ciò che si trova intorno a se, dagli aironi alle nutrie passando per tutti i tipi di piante palustri presenti.

Il Centro RDP è molto attivo nella promozione di eventi che mirano a far conoscere ancora meglio tutto quel che vuol dire padule: punti di osservazione strategici, liberazione di specie di animali protetti per la loro riproduzione, attenzione massima alla salvaguardia dell’ecosistema.

Tutte queste eccellenze verranno ampiamente raccontate e specificate nell’incontro di Giovedì 27 agosto, alle ore 12, a “Montecatini Terme e la Valdinievole: da Leonardo a Pinocchio” al Fuori Expo di Milano. Nell’incontro, infatti, si parlerà del padule di Fucecchio con la presenza di Enrico Zarri del Centro RDP di Fucecchio.

 

Testo a cura di Discover Pistoia

Foto tratte dal sito Zone Umide Toscane & Provincia di Pistoia

Osservatorio faunistico Padule