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12Ago
 

La Svizzera Pesciatina candidata a patrimonio Unesco

C’è una Svizzera anche in Italia e più precisamente in Valdinievole. Non ci saranno mucche al pascolo, alte vette alpine o distese di boschi e prati sterminate, ma secondo Jean Charles Leonard Simonde de Sismondi la valle sopra Pescia conosciuta da tutti Valleriana gli assomiglia davvero parecchio.

Da lì i nome di Svizzera Pesciatina, da lì la volontà di promuovere in maniera sempre unitaria questo spicchio di territorio, di una vastità di circa 50 chilometri quadrati, davvero molto caratteristico. Uno spicchio di terra che, però, è conosciuto anche come le dieci castella della Valleriana, tanto per complicare ulteriormente la vita a chi ne vuol sapere di più.

Una valle talmente bella nel suo genere che, già dal 2007, per volontà dell’ associazione “Progetto Terraviva Onlus” in collaborazione col Museo della Carta, ha presentato la sua candidatura a patrimonio Unesco. Dopo un periodo nel quale questo progetto era finito un po’ in disparte, adesso ha ripreso vigore visto che anche la Regione Toscana ha inserito questo percorso all’interno del suo piano cultura.

La presentazione nazionale del dossier di candidatura Unesco “Dalla Valleriana alla Svizzera Pesciatina” avverrà venerdì 28 agosto alle ore 16.30 all’interno del programma di “Montecatini Terme e la Valdinievole: da Leonardo a Pinocchio” al Fuori Expo di Milano.

Testo a cura di Discover Pistoia

09Ago
 

Architettura e paesaggio a Montecatini Terme

Uno stile inconfondibile che è sempre stato un simbolo di vanto e di riconoscimento per le Terme di Montecatini. Strutture che sono legate allo stile Liberty che fra la fine dell’Ottocento ed il 1925 ha regalato opere stupende alla città.

E’ proprio in quell’epoca, infatti, che risalgono le realizzazioni che ancora oggi ammiriamo passeggiando lungo viale Verdi: dalle Tamerici al Palazzo del Municipio, dalle Terme Excelsior fino al Tettuccio fino allo stabilimento Regina. Chi, però, scopre per la prima volta la città e non si è mai trovato di fronte le varie costruzioni può chiedersi: ma cos’è lo stile Liberty? Vista la dislocazione temporale,  si tratta dell’arrivo in Italia dell’Art Noveau francese che prevedeva eleganza decorativa ed un forte linearismo con la presenza di ornamenti vegetali e floreali.

Nel volume dell’architetto Claudia Massi, si ripercorre il lavoro di architetti e paesaggisti che hanno contribuito a realizzare questa Montecatini rivedendola in chiave attuale con immagini d’epoca e scorci fotografici attuali.

Ed è intorno a questo patrimonio artistico che si è sviluppata la candidatura per diventare patrimonio dell’Unesco, fra l’altro unica città termale d’Italia. Un lavoro che ha preso vita nel 2009 e adesso coordinato da Beatrice Chelli, che ancora deve arrivare a compimento ma la strada intrapresa è quella giusta.

L’appuntamento è per le ore 15 di venerdì 28 agosto con la presentazione del libro “Architettura e paesaggio a Montecatini Terme”, a cura dell’architetto Claudia Massi  e della dottoressa Beatrice Chelli, coordinatrice della commissione straordinaria di presentazione della candidatura Unesco delle Terme di Montecatini.

Testo a cura di Discover Pistoia

07Ago
 

La Toscana di Pinocchio

Pinocchio è conosciuto in tutto il mondo, è un ambasciatore dell’Italia e può, e deve essere, anche un forte veicolo di attrazione turistica per tutta la Valdinievole. E’ così’ che, partendo dalla dislocazione di Collodi e del parco a livello centrale in Toscana, che è nato il progetto “La Toscana di Pinocchio”, un modo per sviluppare nuove proposte turistiche, coordinato dalla Fondazione Collodi. Una iniziativa rivolta alle famiglie ed ai loro figli, in particolare quelli in fascia d’età 3-11 anni.

E’ evidente come il “brand” del burattino uscito dalla mente di Carlo Collodi sia l’oggetto trainante del progetto che diviene attrattivo per una serie di percorsi in tutta la Toscana e si trasforma in un volano turistico.

Però, viene da chiedersi: ma come può unire tutta la regione un burattino, pur famoso quanto sia?

E’ stato sufficiente collegarci cinque aree tematiche ed il gioco è fatto: la casa di Pinocchio, il Paese dei Balocchi, l’acqua, gli animali e la carta. E’ così che si è unita buona parte della Toscana da Pistoia a Viareggio, passando per Montecatini, Pescia e arrivando fino a Pisa.

Per conoscere meglio “La Toscana di Pinocchio” e le prospettive di sviluppo del progetto, l’appuntamento è per venerdì 28 agosto alle ore 11 all’interno di “Montecatini Terme e la Valdinievole: da Leonardo a Pinocchio” al Fuori Expo di Milano.

Testo a cura di Discover Pistoia

04Ago
 

Grandi ingegni e pane sciocco

Cosa ci può essere di più buono di una fetta di pane, specialmente in Toscana? Ma quello che il turista o l’appassionato può trovare nella nostra regione è un pane diverso, il cosiddetto pane “sciocco”, ovvero senza sale, un qualcosa che non lo si trova in altre parti del mondo.

Persino Dante, nel canto XVII dell’Inferno della Divina Commedia parla di questo alimento: “Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui e come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”. Per questo si ipotizza che la pratica di non mettere sale nel pane in Toscana fosse già in uso dal 1200.

Gli ingredienti usati sono pochissimi: farina di grano tenero più o meno integrale, acqua, pasta acida, lievito di birra. Ed anche in Valdinievole esistono molti panifici, fornai e negozi specializzati che consentono ai visitatori di poter apprezzare fino in fondo le qualità del “pane sciocco”. Esso lo si utilizza, oltre che per normale accompagnamento alle pietanze, anche per crostini da antipasto, insieme a salumi o pesce, o come elemento basico di zuppe tradizionali.

Questo tipo di pane, accompagnato da altre eccellenze come ortaggi ed il buon vino, sarà protagonista dello show cooking con degustazione che è in programma mercoledì 26 agosto alle ore 12, a cura dell’Ortofrutta Marraccini. Verranno proposti piatti cucinati con il pane sciocco tipico toscano e gli ortaggi della Valdinievole, accompagnati dai vini della Cantina Sociale del Montalbano (visita il sito della Cooperativa Vinicola )

 

Testo a cura di Discover Pistoia